Dove mangiare

Quattro latti e tanto altro da Ciro Savarese di Anema & Pizza

La pizza buona si mangia solo a Napoli? No, certo che no! Ecco ma allora tu che giri tanto, chi ci puoi indicare?Questa è una tante domande che spesso mi fanno sapendo quanto io ne sia patita. Ecco da quando ho assaggiato quella di Ciro Savarese di Anema & Pizza non ho dubbi, anche nella periferia settentrionale di Napoli, ho di certo un ottimo punto di riferimento.ciro savareseLa pizzeria aperta dal 2002, ha fatto scalpore in quest’area. In realtà viveva di asporto ma il caparbio Ciro, sperava sin da subito in una espansione del locale. In questi giorni ha presentato alla stampa quella che è l’ultima ristrutturazione, il regalo che ha fatto a se stesso per il 40 compleanno. Ma la novità non è solo nella sala che gode adesso di luce e pannelli fonoassorbenti  (che personalmente amo trovare in un locale) ma anche nel menù.  La pizza “Quattro latti”,una versione della Quattro formaggi ideata con i soli formaggi campani, è il cavallo di battaglia delle nuove proposte.

Anche il nome del locale ha subito una mutazione. Ha acquistato una nuova identità. Deve essere subito chiaro che qui c’è Ciro Savarese a fare le pizze. Ma Anema & Pizza resta nel cuore, e più piccolo sull’insegna.

Oggi per scelta di Ciro, i posti sono 70, contro gli 80 di prima per dare maggior agio a chi viene a cena nel suo locale. Infine, degno di nota è lo scoprire un piccolo angolo bar, dove è possibile trovare un’ampia scelta di amari e whisky anche molto ricercati.
La degustazione dedicata alla stampa inizia con il piede giusto, un bis di montanarine: una farcita con ragù napoletano e provola d’Agerola, e l’altra condita con ricotta, mortadella e granella di pistacchio, con una frittura asciutta e leggera conquistano al primo assaggio.
A seguire un grande classico: la “Regina Margherita” con pomodori di S. Marzano Dop, e poi la “Quattro latti”  fatta con quattro formaggi di latti diversi appunto (bufala, capra, vacca e pecora), si continua con l’ “Aurora” – condita con vellutata di zucca e provola di Agerola e  per finire (la mia preferita della serata  arriva la “Maialetto infuocato” con salsiccia di Castelpoto e una gran quantità di peperoncino.  Per i più temerari c’è stato un assaggio di pizza col soffritto.
pizzeria
E per quella prometto di ritornare a stomaco vuoto magari. Ad accompagnare le pizze ci sono state le birre del birrificio San Biagio.
Ottimo tutto e grazie a Laura Gambacorta per l’invito.

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