Anche il nome del locale ha subito una mutazione. Ha acquistato una nuova identità. Deve essere subito chiaro che qui c’è Ciro Savarese a fare le pizze. Ma Anema & Pizza resta nel cuore, e più piccolo sull’insegna.
Oggi per scelta di Ciro, i posti sono 70, contro gli 80 di prima per dare maggior agio a chi viene a cena nel suo locale. Infine, degno di nota è lo scoprire un piccolo angolo bar, dove è possibile trovare un’ampia scelta di amari e whisky anche molto ricercati.
La degustazione dedicata alla stampa inizia con il piede giusto, un bis di montanarine: una farcita con ragù napoletano e provola d’Agerola, e l’altra condita con ricotta, mortadella e granella di pistacchio, con una frittura asciutta e leggera conquistano al primo assaggio.
A seguire un grande classico: la “Regina Margherita” con pomodori di S. Marzano Dop, e poi la “Quattro latti” fatta con quattro formaggi di latti diversi appunto (bufala, capra, vacca e pecora), si continua con l’ “Aurora” – condita con vellutata di zucca e provola di Agerola e per finire (la mia preferita della serata arriva la “Maialetto infuocato” con salsiccia di Castelpoto e una gran quantità di peperoncino. Per i più temerari c’è stato un assaggio di pizza col soffritto.
E per quella prometto di ritornare a stomaco vuoto magari. Ad accompagnare le pizze ci sono state le birre del birrificio San Biagio.
Ottimo tutto e grazie a Laura Gambacorta per l’invito.
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