Al Falangone, in occasione della presentazione del nuovo menù alla stampa, è stato come assistere ad una egregia partita di tennis. Il paragone non è fatto a sproposito in quanto questo locale che è stato inaugurato lo scoro Giugno, sorge proprio a ridosso del Tennis Club di San Giuseppe Vesuviano. Grazie alla coesione di cinque soci, Pierluigi Acquaviva, Salvatore Areniello, Giuseppe Avino, Francesco Carbone, Salvatore Trocchia questo posto è diventato un vero e proprio punto di riferimento per le persone del circondario e non. La struttura ha i colori che di certo ricordano il Vesuvio, il rosso della lava quando erutta e il nero della stessa quando si raffredda e diviene pietra, ma assumono spazio e vigore anche grazie al bianco candido e alla luce che entra dai finestroni che lo circondano e della mise en place candida e cristallina.
L’aria che si respira è fresca, elegante ma senza l’imbarazzo di una formalità austera. Al di sopra del ristorante c’è però un fiore all’occhiello di questo posto: una splendida terrazza con un panorama mozzafiato che da un lato guarda al Monte Somma e dall’altro mira alla lontana valle ed è qui che d’estate i soci del club, dopo agguerrite partite di tennis trovano ristoro e riposo. A giocare in cucina non è solo uno chef, ma sono tre e ciascuno di essi ha un compito ben preciso, di poche parole forse, ma di tanti fatti. Addetto agli antipasti è Vincenzo Ruggero, dietro i primi c’è Alfonso Pepe, e alla creazione dei secondi Alessio Galati. Ma come è giusto che sia, i piatti non possono giocar nessuna partita da soli.
Il sommelier, Michele Beneduce, anche direttore di sala, ci offre di volta in volta abbinamenti perfetti, precisi e puntuali scegliendo tra i tanti presenti sulla carta ai piatti tra i numerosi vini presenti in carta.
Ecco il menù proposto da Il Falangone:
Antipasti (In abbinamento Lacryma Christi Bianco “Vigna del Vulcano” 2015 Villa Dora)
Polpo grigliato su passatella di ceci e Parmigiana di melanzane coulis di datterino ed estrazione di bufala. Due piatti molto diversi, con intensità nettamente differenti ma decisamente ottimi entrambi, ma un punto in più a mio avviso lo merita il polpo.
Primi (In abbinamento Lacryma Christi Bianco “Vigna del Vulcano” 2006 Villa Dora)
Pasta e Patate con estrazione di provola e Pacchero di Gragnano con pescato fresco. Sarà che io ho un debole per lei, ma la pasta e patate mi ha stra convinta, sarà anche per il metodo di cottura risottato che ci viene svelato dallo chef stesso. Applausi.
Secondi (In abbinamento Lacryma Christi Rosso “Forgiato” 2007 Villa Dora)
Filetto di Vitello con estrazione di provolone del monaco dop, ottima la resa ottenuta con la cottura a bassa temperatura che rende la carne tenera e ricca di succo.
Dolce (in abbinamento Gelso Bianco Passito Villa Dora.)
Cannolo scomposto con confettura di albicocche e gocce di passion fruit. Scontato dirvi che pur essendo piena l’ho mangiato tutto, per il suo guscio perfettamente croccante e il suo cuore amorevolmente cremoso.
Cosa c’è di più bello che unire quindi sport, relax, buon cibo e aria salutare?
Il Falangone vi aspetta, in Via Falangone San Giuseppe Vesuviano ed è pronto a raccogliere tutte le vostre esigenze, dite che vi mando io!
Cliccate qui per info e prenotazioni.
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